
Venerdì 29 Marzo 2019 Palazzo della Meridiana ospiterà lo spettacolo “La leggenda del pianista sull’oceano” tratto da “Novecento”
regia di Luca Cicolella
con
Igor Chierici
e con
Lauretta Grechi Galeno (voce)
Mario Martini (tromba)
Massimiliano Rolff (contrabbasso)
Gianluca Fiorentino (chitarra)
Marco Vecchio (pianoforte)
Due saranno le repliche:
ore 10: riservato alle Scuole e Università
ore 21: aperto al pubblico
Per info, costi e prenotazioni:
segreteria@palazzodellameridiana.it – 010 2541996
SINOSSI
Gennaio 1927
“…avevo diciassette anni quando ci sali la sopra: sul Virginian” Così, Max, il narratore di tutta la storia, fa iniziare il sogno che porterà tutto il pubblico a bordo del piroscafo che ha ospitato il più grande pianista di tutti i tempi: Denny Boodman T.D. Lemon Novecento. Max è un trombettista, Max è il migliore amico di Novecento e dopo anni, ricevuta una lettera con scritto che la nave, presto, verrà fatta esplodere, ritorna a bordo, per l’ultima volta, a incontrare il suo più grande amico che da quella nave, sulla quale è nato, non è mai sceso: mai!
Il Virginia ospita duemila passeggeri per volta, fra emigranti, gente strana, ricconi e musicisti…duemila persone: un piccolo mondo, l’unico che Novecento abbia mai visto; perchè lui, da quel piccolo mondo galleggiante non è mai sceso. Ma il suo nome, la leggenda del più grande pianista che abbia mai suonato sull’Oceano, beh, quella il mondo vero l’ha girato al punto di incuriosire Jelly Roll Morton: l’inventore del Jazz che su quella nave andrà per sfidare Novecento ma…”in culo anche il Jazz” dirà Novecento vincendo la sfida e continuando il suo viaggio che lo porterà fino a morire su quella nave.
Una grandissima storia di amicizia quella di Baricco, che lega Max al grande pianista. Max vuole che questa perla rara, immacolata che è Novecento, veda il mondo e vuole che il mondo veda lui: che lo scopra che si possa fare arricchire dall’arte che il suo amico pianista custodisce dentro la testa, dentro le sue mani. Ma la paura di affrontarlo, quel mondo dalle pareti infinite: dalle strade sconfinate, dai profumi troppo forti, dalle donne troppo belle, dalla dimensione così vasta e senza mai fine, bloccherà Novecento sul terzo gradino della scaletta della nave per farlo poi voltare, spalle al mondo e farlo rientrare a bordo e mai più varcare quel confine che separa la nave dalla terra.
Allestimento e note
Max entrerà dentro questa nave fatiscente: il Virginian è prossimo all’esplosione. “Dinamite dappertutto, dinamite anche sotto il suo culo”. La scenografia vedrà casse di tritolo sparse per tutto il palco, un pianoforte impolverato e coperto da lenzuoli, strumenti abbandonati, un lampadario appoggiato a terra, spento. Sarà Max a portare in luce tutta la scena: a far rivivere l’orchestra della nave, la grande Atlantic Jazz Band, a rispolverare e scoprire il pianoforte di Novecento, a ridare splendore al grande piroscafo tirando dentro tutto il pubblico, coinvolgendolo, facendolo diventare parte dello spettacolo perchè Max vuole raccontare a loro la vera storia del suo più grande amico: Denny Boodman T.D. Lemon Novecento.
Igor Chierici