
RIAPRE LA MOSTRA “DA CAMBIASO A MAGNASCO. SGUARDI GENOVESI” a cura di Anna Orlando
Giovedì 21 Maggio alle ore 12 riapre la mostra “Da Cambiaso a Magnasco. Sguardi Genovesi” a cura di Anna Orlando.
“Siamo particolarmente felici di poter riaprire la mostra – dichiara Davide Viziano, Presidente dell’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana – Dopo due mesi di chiusura ripartiamo con entusiasmo aprendo il portone ai genovesi e a tutti quelli che vorranno trascorrere momenti spensierati all’interno delle sale espositive.”
Ripartenza con il rispetto di tutte le misure necessarie per garantire la visita in totale sicurezza: distanziamento tra i singoli visitatori, entrate dilazionate, sanificazione degli spazi e adozione dei necessari dispositivi di protezione personale.
“Abbiamo tenuto compagnia virtualmente al nostro pubblico durante questi mesi di stop attraverso i social, la newsletter e il sito internet con curiosità, laboratori per bambini e approfondimenti – continua Viziano – ma adesso non vediamo l’ora di farvi vedere di persona i gioielli che la mostra racchiude.”
La mostra sarà visitabile dal giovedì alla domenica con orario 12-19 con ingresso da Salita San Francesco 4.
Biglietto ridotto (8 euro) per tutti fino al 14 giugno 2020.
Per maggiori informazioni: 0102541996 – mostre@palazzodellameridiana.it – www.palazzodellameridiana.it
INFO
La nuova mostra di Anna Orlando per Palazzo della Meridiana, la quinta dal 2016 a oggi, si intitola “Da Cambiaso a Magnasco. Sguardi genovesi.”
Nel succedersi di 5 sale espositive al primo piano nobile del palazzo cinquecentesco che fu dei Grimaldi, a due passi da Strada Nuova, mette in scena una sfilata di personaggi illustri e ben noti accanto a volti di cui la storia non ha serbato il nome.
In mostra una quarantina di opere.
Oltre a tele di Cambiaso e Magnasco, opere di Domenico Fiasella, Giovanni Benedetto Castiglione, Giovanni Battista Gaulli, Gio. Enrico Vaymer, Domenico Piola, Gio. Bernardo Carobene, Jan Roos, Bernardo Strozzi, il Mulinarettto e molti altri.
Per la prima volta a Genova una mostra indaga in modo così approfondito, aggiornato e trasversale l’importante capitolo della ritrattistica genovese dalla metà del Cinquecento – dominata da un gigante della pittura come Luca Cambiaso – fino alla prima metà del Settecento, quando con Alessandro Magnasco e poi anche Mulinaretto e altri, si assiste alla fascinosa alternanza di segnali di euforia e di crisi.